viernes, 27 de febrero de 2009

Patti Smith: vi svelo il segreto della mia vita


Ho sempre pensato che il rock sia un linguaggio talmente articolato da permettere a una ricerca spirituale intensa di esprimersi pienamente. Il rock, con il suo battere/levare, con l’andare alla radice del ritmo, è la rappresentazione più potente del corpo e della sua immensa energia. È in questo senso - un senso profondamente «religioso» - che Patti Smith è stata a buon diritto chiamata la «sacerdotessa» del rock. Nel suo sciamanico mettersi in scena, Patti Smith comunica nella maniera più alta - e insieme comprensibile a chiunque - una cosa semplicissima: la celebrazione della vita. E «semplice», del resto, è la parola che lei usa continuamente, come chiave di lettura del mondo. A Milano per presentare il film di Steven Sebring sulla sua vita, risponde alla domande con un’intenzione e un sorriso assolutamente «semplice», «innocente». «La vita è così semplice», dice - e non si può fare a meno di pensare quanto la semplicità sia la cifra mistica per eccellenza, da Paolo di Tarso all’Idiota di Dostoevskij. Il film di Sebring, allora, piace secondo Patti proprio per la sua «semplicità»: perché non è un «rock’n’roll film», ma «è come se dicessi “venite a casa mia”».Un invito immediato, a condividere l’intimità del quotidiano. In questo senso il film rappresenta perfettamente quel che un artista fa: esporre il proprio segreto.Esposizione di sé che non significa evidentemente «esibizione» da rockstar, ma una volontà di condividere con gli altri, di comunicare (e non a caso Pasolini è uno dei numi tutelari di Patti: «La morte sta nel non poter più comunicare») - dove la condivisione è necessità di mettersi a nudo, esporsi al contagio dell’altro. Il segreto della vita, dice Patti, è «semplice». E anzi, l’eroismo vero - oltre i miti, oltre i «grandi uomini» - sta proprio nella semplicità: in coloro che tengono pulite le strade, in coloro che riciclano, in coloro che fanno ogni giorno, nel posto in cui sono, «il meglio che possono». È solo da questo riconnettersi alla profondissima semplicità della vita che risiede la salvezza del mondo.L’INSEGNAMENTO DEL ROCKE allora la riuscita stessa di Obama - la cui bellezza sta nel fatto che è «un uomo molto intelligente ma con la semplicità del buon senso» - può venire solo se avrà il supporto del popolo americano, e del mondo intero. Si tratta per lui, dice Patti, di riscattare «il cattivo esempio che l’America ha dato negli ultimi anni al mondo». Questo lo si potrà fare anche prendendo esempio dal rock: perché il rock insegna a cooperare, a collaborare con gli altri. «Io sono la leader del mio gruppo - dice Patti - ma tra di noi c’è un assoluto senso di uguaglianza: quello che importa nel rock è lo sforzo collaborativo, nient’altro». E il film di Sebring racconta bene queste innumeri collaborazioni di Patti con gli artisti: esemplare anche in questo, nel dichiarare senza paura tutti i suoi debiti, con le persone che hanno fatto parte della sua vita, vive e morte - da Arthur Rimbaud al marito sempre amato Fred Sonic Smith. Con il quale ci lascia, recitando come poesia il testo della sua canzone manifesto, People have the power.
Marco Rovelli

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