lunes, 26 de enero de 2009

Scoperto "magazzino" del cervello


ROMAScoperto il “magazzino d’emergenza”, nel cervello, per le informazioni in arrivo. La costruzione della memoria è un processo piuttosto lento, perciò i nuovi dati vengono conservati nei neuroni della parte frontale del cervello. Ogni singola cellula ne mantiene traccia per un minuto o anche di più. È la conclusione dei ricercatori della Southwestern University del Texas, che pubblicano il loro lavoro online e sul numero di febbraio di Nature Neuroscience. Lo studio è stato condotto sui topi. Secondo l’equipe, coordinata dallo psichiatra Don Cooper, gli input che colpiscono il cervello, rapidi come un flash dalla durata di meno di un secondo, attivano un processo di memorizzazione nelle singole cellule nervose che dura circa un minuto. Un processo battezzato “trasmissione del glutammato metabotropico”, che, nella regione cerebrale più evoluta, immagazzina le informazioni di momento in momento. Questi risultati hanno notevoli implicazioni sulla comprensione della memoria a breve termine, quella più sensibile agli effetti dell’alcol o alle distrazioni circostanti. «È come la Ram di un computer - spiega Cooper - che viene immagazzinata temporaneamente ed è “riscrivibile”, per permettere più operazioni, a differenza delle informazioni conservate su un dischetto». I ricercatori hanno esaminato l’attività delle cellule cerebrali dei topi utilizzando elettrodi “ad hoc” per misurare il processo di formazione della memoria, cogliendo appunto le differenze fra quella a breve termine e la costruzione di quella permanente. Il prossimo passo sarà capire come questo processo è collegato con la dipendenze da sostanze o comportamenti.

No hay comentarios: