viernes, 7 de mayo de 2010

Michele Rak: «Gialli e noir non valgono più. Ora ci sono Murder e Pseudocronie»

Genius Loci, indagine sul Fantastico
di Roberto Arduinitutti gli articoli dell'autore Un convegno all'università Tor Vergata di Roma ridefinisce i confini della letteratura di genere. Ne esplora vizi e virtù, ne spiega l'utilizzo da parte della tv, ma soprattutto, testimonia come si tratti dei libri più letti in Italia.

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Letteratura di genere è viva e in espansione. Anzi, no. C'è il boom soltanto di alcuni generi, come il “giallo” e il “rosa”. Ancora meglio, non ci sono più cortili, niente recisioni, ma solo contaminazioni e soprattutto elementi dominanti. Insomma, i non ci sono più i generi, ma solo diverse tipologie di pubblico, i “target” a cui puntano le case editrici. Se ne è parlato, e molto approfonditamente, al convegno “Genius Loci 2010. Il genere a Roma oggi: il Giallo e il Nero, la Fantascienza e il Fantastico nella produzione multimediale”, organizzato nella facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma Tor Vergata. Divisa in due sessioni, una più teorica, l'altra più pratica, con la presenza di molti scrittori, riuniti da Massimo Mongai, il convegno ha presentato molte novità. La prima è proprio questa: non esistono più i generi. O meglio, si stanno evolvendo in nuove categorie.

Si è trattato di una sessione dedicata tutta al mondo del libro in Italia, che ha restituito un quadro piuttosto completo della situazione, dai dati sulla lettura al mercato editoriale, dalla definizione dei romanzi fino agli adattamenti letterari per la televisione. Motore ispiratore degli studi è stato l'Osservatorio permanente europeo sulla lettura dell'Università di Siena, diretto da Michele Rak, che da anni si impegna a diffondere dati reali sulla lettura, sui cambiamenti di un mondo come quello dei libri che è in continua evoluzione, soggetta anche a “mutazioni genetiche”, come il rapporto che ha con altre finzioni, il cinema, la radio, internet e la televisione.

Proprio a quest'ultima è stato dedicato lo studio di Walter Ingrassia sulle “Quantità, generi e tendenze dell’adattamento letterario per la televisione”. Si scopre così che, da circa dieci anni a questa parte, le tv generaliste hanno pescato a piene mani dalla letteratura di genere. Soprattutto, la Rai si è impegnata in questo senso, privilegiando soprattutto storie tratte da libri “giallo-noir”, ma anche le reti private si sono date da fare, tanto che negli ultimi anni anche la piattaforma satellitare Sky ha iniziato a produrre fiction in proprio, traendola da recenti romanzi di scrittori italiani.

Se la tv si è accorta della letteratura di genere, ancor di più e ancora prima hanno fatto i lettori. Tutti questi generi, definiti per anni “sottogeneri”, visti con una certa diffidenza degli ambienti intellettuali, rappresentano oggi la maggior parte delle letture del pubblico italiano (solo i lettori di gialli e noir rappresentano il 27% di quelli totali) e vantano un pubblico di fedelissimi che comprano fino a 20 libri l'anno contro i 3 circa di media delle altre categorie. Per non parlare del genere definito “rosa”, che rappresenta un unicum del panorama italiano.

«Si tratta di lettori abbastanza trasversali», spiega Francesca Vannucchi, docente di Sociologia della comunicazione culturale, nel suo intervento sulla “Circolazione in rete della letteratura. Usi e consumi”. «Soprattutto per gialli e noir ormai si tratta di lettori che sono sia uomini che donne, di tutte le fasce d'età, sia giovani che anziani, che anzi rappresentano un bacino di fedelissimi». Il dato ancor più interessante è poi scoprire che questo tipo di lettori non legge solo letteratura di genere. «Sì, i lettori che amano questi generi sono anche forti consumatori di narrativa italiana e straniera, e questo anche riabilita le letteratura di genere, considerata un tempo “di serie b”». Seguendo Vannucchi si vede come i generi Fantasy e horror appassionano soprattutto lettori adolescenti, che però leggono tranquillamente fantascienza, noir e gialli senza interruzione, e rappresentano il 4,8% dei lettori totali. Sono lettori interessati anche al mondo delle nuove tecnologie e ai nuovi linguaggi. Sono inoltre molto aumentati nel corso degli ultimi dieci anni.

La “letteratura rosa” è un caso particolare, ma molto interessante. Pur essendo appena il 6% dei lettori totali, sono soprattutto donne, giovani e anziane, che leggono anche diversi libri al mese, oltre i venti libri l'anno. «Anche tra loro c'è un grande interesse per la narrativa italiana e straniera. Non ci sono preclusioni», conclude Vannucchi.

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