martes, 9 de junio de 2009

Cellulare-mania ma diecimila italiani sono allergici


Dermatiti scatenate dal nichel e dal cromo dei telefonini




Sono diecimila gli italiani allergici al cellulare e che soffrono della dermatite da telefonino: un’allergia localizzata intorno all’orecchio causata dalla presenza di nichel o, meno spesso, dal cromo delle parti metalliche del telefonino.
La dermatite da cellulare riguarda, nella maggior parte dei casi, giovani e giovanissimi con un ’età che oscilla fra i 18 e i 35 anni: quasi sempre il problema è associato a un utilizzo prolungato del telefonino, che supera un’ora e mezza al giorno. Cromo e nichel, che secondo stime recenti non sono tollerati da circa il 20% della popolazione, sono spesso impiegati nei cellulari e negli Stati Uniti un telefonino su due contiene nichel nel metallo attorno allo schermo, nella tastiera e nel logo. La situazione non è diversa per l’Europa, malgrado le normative della Comunità Europea che impongono limiti ai contenuti di nichel in alcuni prodotti, come ad esempio quelli della bigiotteria, tuttavia, non esistono regole specifiche per i telefoni cellulari che, durante la giornata, più di altri oggetti, sono a stretto contatto con la pelle. Se ne parlerà all’84esimo congresso nazionale della Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST), che si terrà a Firenze dal 10 al 13 giugno e i risultati sono quelli di una indagine condotta da un gruppo di ricercatori della Brown University del Rhode Island. «Sono sempre più numerosi i casi di pazienti che arrivano dal dermatologo con una dermatite localizzata intorno all’orecchio e sull’orecchio stesso - rivela Torello Lotti, presidente del Congresso e neoeletto presidente dell’International Society of Dermatology - i segni sono quelli di una dermatite da contatto classica: arrossamento, prurito, vescicole. E la zona, molto circoscritta, aiuta a sospettare subito del cellulare». Secondo Annarosa Virgili, direttrice della clinica dermatologica dell’ospedale universitario Sant’Anna di Ferrara,«è molto difficile, quando si acquista un telefonino, sapere se contiene nichel o cromo: meglio comunque, soprattutto se già è stata diagnosticata un’allergia da contatto, preferire cellulari che abbiano le parti esterne in plastica. In ogni caso si può fare un piccolo test per la presenza di nichel: in commercio sono disponibili semplici kit che consentono di rilevare la presenza del metallo. E se il telefonino dei desideri è a rischio e proprio non se ne può fare a meno, è meglio rivestirlo con una copertura protettiva in plastica o tessuto». Cosa fare per ridurre il rischio di allergia? Il consiglio degli esperti è ridurre l’uso del cellulare, oppure utilizzare gli auricolari, che generalmente non danno problemi di allergia, ma se è ormai troppo tardi e l’allergia e sopravvenuta, è bene intervenire con antistaminici o cortisonici.

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